Micosi orale
Con ‘micosi’ (dal greco ‘fungo’) s’intende una condizione in cui dei funghi patogeni superano la resistenza delle barriere del corpo umano o degli animali provocando infezioni (infezione funginea).
La più frequente a livello orale, di cui è considerata sinonimo, è la candidosi orale, chiamata volgarmente mughetto, un’infezione da funghi del genere Candida, di cui la specie Candida Albicans è la più comune.
La Candida albicans è presente nell’organismo umano (cavo orale, tratto gastrointestinale e vagina) allo stato saprofitario, in quanto svolge un ruolo rilevante nella digestione degli zuccheri; tuttavia, in soggetti debilitati o immunodepressi, può moltiplicarsi in modo anomalo alterando la flora e diventando così patogena (opportunismo) e provocare la candidosi.
Fra le altre specie di Candida, l’Albicans è l’unica che vive, oltre che sulle mucose, anche sulla cute, ragion per cui può presentare candidosi anche a livello della pelle.
La Candidosi in generale comprende infezioni che vanno dal livello superficiale (mughetto orale e vaginiti) a quelle più rare sistemiche potenzialmente mortali (Candidemia) in pazienti gravemente immunocompromessi.
La candidosi della bocca colpisce maggiormente soggetti con scarsa igiene orale, sottoposti a lunghe cure antibiotiche che intaccano la flora intestinale, stress prolungati e intensi o sbalzi ormonali (es. pillola nelle donne).
Fattori Favorenti la Candida Orale
I fattori che possono inficiare sui meccanismi di difesa del nostro organismo in grado di tenere sotto controllo la proliferazione di Candida albicans a livello di bocca e gola sono:
- Uso improprio di antibiotici: alterazione della flora
- Immunodepressione: riduzione delle difese immunitarie
- Diabete mellito: Elevata quantità di glucosio nel sangue è fonte di nutrimento inesauribile per il fungo
- Presenza di protesi dentaria: se non correttamente pulite e se usate anche nel corso della notte rappresentano un ambiente ideale per la sua moltiplicazione
- Xerostomia (o bocca secca): Carenza di saliva riduce l’azione antimicrobica nel cavo orale
- Cattiva alimentazione. Carenza dietetiche di ferro, vitamina B12 e/o acido folico, e un’alimentazione ricca di cibi dolci promuovono la sua crescita
- Fumare: Pare che le sigarette contengano una sostanza che faciliti la sua diffusione
Classificazione
La candidosi orali viene classificata (classificazione di Lehnar) in 3 tipi a seconda della modalità di presentazione clinica della condizione:
- candida orale pseudomembranosa: più comune; presenta sulla mucosa linguale, palatale e/o orale chiazze bianche o una patina bianca che, se rimosse tramite sfregamento, evidenziano delle lesioni sottostanti di colore rosso e talvolta sanguinolente.
- candida orale eritematosa (o atrofica): presenta sulla mucosa linguale, palatale e/o orale, lesioni rosse; talvolta è la fase preliminare della candida orale pseudomembranosa.
- candida orale iperplastica: meno comune; presenta sulla mucosa linguale, palatale e/o orale, di placche o noduli biancastri persistenti e dalla superficie ruvida.
Segni e sintomi
Le forme più frequenti di candidosi orale (mughetto, candidosi iperplastica) si presentano con placche biancastre a livello della mucosa orale; altre forme, meno comuni, si manifestano come lesioni eritematose di colore rosso (candidosi atrofica).
I sintomi di candidosi orale sono quindi ben evidenti oltre che dolorosi; essi comprendono:
- Placche bianche sulla lingua e doloranti nel resto del cavo orale
- Sensazione di bruciore sulla lingua
- Alterazione del Gusto
- Sapore sgradevole in bocca (metallico, amaro, salato, acido)
- Arrossamento all’interno della bocca
- Screpolature e ulcerazioni agli angoli della bocca
- Difficoltà di deglutizione
Aree arrossate e doloranti all’interno della bocca in caso di dentiera possono essere riferibili a stomatite da dentiera.
Peculiarità del mughetto è la possibilità di rimuovere la placca biancastra con una garza rivelando una base eritematosa, a volte sanguinante, a differenza della lesione iperplastica.
Attraverso il bacio, l’individuo affetto da candida orale può trasmettere la medesima infezione a persone non infette; la candida orale, quindi, è una malattia contagiosa.
Tuttavia, la trasmissione della candida orale coinvolge solitamente persone non infette rientranti in una delle categorie di rischio sopra riportate con i fattori favorenti la proliferazione del fungo
I lattanti possono trasmettere la micosi durante l’allattamento alle madri, creando un circolo vizioso di reinfezione tra madre e neonato.
Diagnosi, prevenzione
La diagnosi viene formulata sulla base della storia clinica del paziente e attraverso un completo esame obiettivo.
L’identificazione avviene mediante microscopia ottica, tuttavia è possibile eseguire un tampone della zona colpita ponendolo poi su terreno di coltura, in cui la morfologia e il colore delle colonie consentirà di porre una diagnosi iniziale dell’organismo che sta causando i sintomi.
È possibile prevenire la candidosi nella maggior parte dei pazienti attraverso una modifica dello stile di vita, limitando l’esposizione a fattori di rischio quali il fumo e l’utilizzo di farmaci che alterano la salivazione, la flora orale e lo stato immunitario.
In caso di soggetti affetti da diabete, tenere monitorati i valori della glicemia.
Trattamento
La terapia di elezione per la candidosi orale è rappresentata da una buona igiene sia orale che di eventuali protesi dentarie, unitamente alla somministrazione di antimicotici topici (clotrimazolo, nistatina,Miconazolo) e sistemici (fluconazolo e ketoconazolo).
Risciacqui con colluttori come clorexidina non sono raccomandati per il trattamento della candidosi ma sono efficaci come profilassi.
Nei pazienti di età pediatrica con mughetto è possibile disinfettare le mucose mediante garze sterili imbevute di acqua e bicarbonato.
Per i casi di modesta gravità la prognosi è favorevole, per quelli più gravi dipende dalla causa e dallo stato immunitario del soggetto.