Tumore della bocca: la prevenzione ti salva la vita
Nella bocca e più in generale nel distretto testa-collo ( ossa mascellari e tessuti circostanti ) si sviluppano diversi tipi di tumori ,alcuni benigni altri maligni.
Tra i tumori maligni il carcinoma a cellule squamose è il più frequente tumore maligno del cavo orale rappresentando più del 90% dei tumori orali.
Il carcinoma orale origina dall’epitelio di rivestimento del cavo orale e, come tale può insorgere in qualsiasi zona della bocca.
Il carcinoma orale è un tumore abbastanza frequente, in Italia rappresenta il 4-8% di tutte le neoplasie maligne.
Si ritiene che ogni anno vengano colpite da questo tumore più di 8000 persone, e che più di 3.000 siano i decessi annui imputabili a questa patologia.
Il tasso di mortalità del tumore della bocca in questi ultimi 30 anni ha avuto un costante incremento, e non ha preso la strada del miglioramento della prognosi.
Le forme avanzate cioè di grosse dimensioni hanno una sopravvivenza a 5 anni inferiore del 50%, mentre le forme iniziali hanno una sopravvivenza di più del 90%. Inoltre mentre le forme iniziali si giovano di una monoterapia (chirurgia o radioterapia), le forme avanzate richiedono una terapia multidisciplinare di tipo chirurgico, e successivamente radioterapia, e/o chemioterapia.
Anche per questo oltre alla sopravvivenza è significativamente diversa la qualità di vita di questi pazienti: i pazienti con forme iniziali hanno una minima compromissione funzionale ed estetica che viceversa può essere importante nelle forme avanzate.
Per queste ragioni è fondamentale limitare il ritardo diagnostico, che è il tempo che intercorre tra la comparsa della sintomatologia e la formulazione della diagnosi.
La bocca è una regione che, come ognuno sa, è facilmente visitabile e tutti quotidianamente in qualche modo, ad esempio lavandoci i denti, in parte la osserviamo .
Eppure malgrado queste enormi facilitazioni i tumori in questa sede vengono diagnosticati con preoccupante ritardo.
Le cause principali del ritardo diagnostico sono: la scarsa tendenza a sottoporsi a visite di prevenzione dal dentista soprattutto se si è esposti a maggior rischio di
ammalarsi di carcinoma orale, come nei fumatori, i consumatori di alcol, le persone con scadenti cure dentarie e protesi non adeguate, i portatori di una malattia infiammatoria cronica della bocca o portatori di lesioni precancerose.
Le precancerosi sono alterazioni morfologiche della mucosa orale che hanno una probabilità di degenerare in senso carcinomatoso superiore a quella della mucosa circostante.
Particolare attenzione deve essere posta quando ci si trova ad osservare in bocca macchie rosse e/o bianche, localizzate o diffuse sulle superfici mucose, che tendono a non guarire in tempi brevi, cioè in circa 15 giorni, ma permangono per più tempo.
I sintomi sono in genere assenti all’inizio della malattia, mentre nelle fasi avanzate si possono verificare dolore, sanguinamento, difficoltà nella deglutizione ed al movimento della lingua.
Inoltre vi è l’abitudine a sottovalutare le lesioni che non sono sintomatiche: di solito il paziente pensa che se una lesione non è dolorosa vuol dire che non è grave e può essere trascurata.
I segni iniziali dei tumori della bocca sono accessibili ad una semplice ispezione e
quindi è sufficiente la visita di un esperto per porre la diagnosi di sospetto. Se non vi sono segni o sospetti, durante la visita possono comunque essere individuati i fattori di rischio e possono essere dati utili consigli personalizzati sulle modalità della loro abolizione e sulle cure dentarie necessarie alla prevenzione di questo tumore.
Il tumore orale è frequentemente preceduto da identificabili lesioni premaligne e la progressione a tumore può avvenire in molti mesi, quindi il ritardo diagnostico tipico del carcinoma orale deve essere evitato.
Gli specialisti del settore hanno da tempo stabilito che le armi più efficaci per combattere questo insidioso tumore maligno sono la prevenzione e la diagnosi precoce. La prevenzione consiste nell’abolire o comunque limitare i fattori cancerogeni quali fumo e alcool, e poi praticare una corretta igiene orale mantenendo denti curati e a questo scopo effettuare controlli regolari dall’odontostomatologo.
Sia per la prevenzione che per la diagnosi precoce sono necessarie una corretta e capillare informazione e motivazione del paziente che deve poi trovare sul territorio i presidi a cui rivolgersi quando necessario.