TUMORI DELLE GHIANDOLE SALIVARI
Introduzione [1.3.6.7]
Le ghiandole salivari sono adibite alla produzione di saliva, si dividono in ghiandole Maggiori (Parotide, Ghiandola Sottomandibolare e Ghiandola Sottolinguale) e Minori.
Raramente si riscontrano Neoplasie a carico di questi organi.
Incidenza: 0,7-1/100.000 ab. Che equivale a circa il 2-3% tumori del distretto testa-collo.
Le sedi principalmente colpite sono:
- Gh. Parotide (80%)
- Gh. Sottolinguale e Gh. Sottomandibolare (15%)
- Gh salivari minori (5%)
Fattori di rischio:
- precedente neoplasia distretto testa-collo
- Terapia radiante distretto testa-collo, o esposizione a metalli/minerali (es.nichel e silicio) e in ambito professionale
- Carenza di vitaminica A e C
Diagnosi
Si basa sulla valutazione di numerosi fattori clinici che sono indagabili mediante:
- Esame obiettivo del distretto testa-collo e contestuale raccolta del questionario anamnestico di inquadramento clinico
- Esami strumentali:
- Ecografia e Biopsia mediante Agoaspirato (FNAB), gold standard per confermare il sospetto diagnostico
- TC e la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) con e senza MDC per valutare il possibile coinvolgimento dei linfonodi
.
Tra i principali possiamo sicuramente annoverare:
- Adenoma pleomorfo (Benigno)
- Carcinoma mucoepidermoide (Maligno)
- Carcinoma adenoidecistico (Maligno)
- Adenocarcinoma (Maligno)
Adenoma pleomorfo (PA) [4,6,8)
Tumore benigno con comportamento piuttosto aggressivo che si sviluppa frequentemente a livello delle ghiandole salivari con tendenza sia alla recidiva che alla
trasformazione maligna.
Tipicamente, questa neoplasia interessa la ghiandola la parotide (85% dei casi) presentandosi come una lesione mobile a lenta crescita, dura, compatta, non ulcerata e tendenzialmente asintomatica.
Il palato invece, risulta essere la sede più comune quando il tumore prende origine dalle ghiandole salivari minori (10% dei casi).
Altre sedi di manifestazione (5% dei casi) sono labbro superiore, mucosa buccale, la cavità nasale e i seni nasali.
Colpisce più comunemente i soggetti di sesso femminile, con un picco di incidenza intorno ai 40-60 anni anche se sfortunatamente può manifestarsi a tutte le età.
Esistono categorie di pazienti che risultano particolarmente suscettibili allo sviluppo di questa neoplasia, ovvero i soggetti fumatori, i soggetti che seguono diete ricche di alcolici e cibi ad alto contenuto di colesterolo e/o i pazienti che sono stati già precedentemente affetti da neoplasie del distretto testa-collo.
Risulta tuttavia essere una patologia abbastanza infrequente, rappresentando meno del 3% dei tumori della testa e del collo.
Da un punto di vista istopatologico, questa neoplasia è molto variabile. lo stroma ha un aspetto mucoide o mixomatoso dovuto al deposito di materiale prodotto dalle cellule mioepiteliali. La componente epiteliale è formata da cellule di origine duttale e mioepiteliale prodotto ed è caratterizzato da un aspetto lobulato con
presenza di psudocapsula connettivale.
Diagnosi: Esame obiettivo del distretto testa-collo associato a valutazioni strumentali come Ecografia,, FNAB TAC e RMN con o senza mdc..
II Gold standard del trattamento è rappresentato dall’ escissione chirurgica radicale mantenendo l’integrità delle strutture anatomiche vicine e parotidectomia
superficiale con conservazione nervo facciale
Nel caso in cui i tumori risultassero però non resecabili chirurgicamente, è ampiamente impiegata la radioterapia, efficace anche come terapia adiuvante
Carcinoma mucopedermoide (MEC) 17,8]
È il Tumore maligno che più frequentemente colpisce le ghiandole salivari, può metastatizzare andando a colpire nello specifico linfonodi, polmoni e ossa in caso si tratti di lesioni ad alto grado di malignità; quelli di basso grado sono invece meno aggressivi avendo un’ aggressività localmente diffusa.
La fascia di pazienti con età di 30-50 aa circa e di sesso femminile è quella maggiormente colpita, mentre le sedi maggiormente colpite da questo tipo di neoplasia sono le ghiandole salivari maggiori.
- Gh. Parotide (80%)
- Gh. Sottomandibolare (13%)
- Gh. Sottolinguale (4%)
- Gh salivari minori del Palato(3%)
.
La prognosi e la sintomatologia di questa neoplasia sono fortemente legate alla malignità ,allo stadio clinico, alla sede e alla terapia che influenzano in maniera importante il comportamento.
Nello specifico, è stimabile infatti un tasso di sopravvivenza a 5 aa variabile tra il 95 -40 %.
- la sintomatologia varia in base al grado di malignità:
Neoplasia a basso grado: formazione di una massa indolore a lento accrescimento che raramente supera i 5 cm.
Neoplasie ad alto grado: gonfiore a rapido accrescimento, indolore ma che tende ad infiltrare i tessuti circostanti portando alla formazioni di metastasi a distanza ed ulcere extraorali.
Terapia:
Chirurgia risulta essere il gold standard terapeutico ma può essere coadiuvata anche dall’impiego di chemioterapia e radioterapia che però vengono utilizzate solo in casi selezionati (es. malattia locale o metastatica aggressiva che non è suscettibile di chirurgia o radioterapia).
Neoplasia a basso grado: Resezione locale delle neoplasie
Neoplasia ad alto grado: Ampia resezione con coinvolgimento delle strutture adiacenti.
Lo svuotamento linfonodale viene adoperato in maniera variabile in base al grado di malignità della neoplasia.
Carcinoma adenoide cistico (ACC) [5,2,3,8]
Neoplasia maligna del distretto testa-collo localmente aggressiva ad alto grado di malignità.
polmone, ossa, fegato e cervello sono le sedi anatomiche di cui si riscontrano maggiormente le metastasi correlata è questa tipo di tumore.
le metastasi linfonodali regionali testa-collo sono rare.
Questa neoplasia è va caratterizzata da un alto tasso di recidiva (30-40% a 10 aa) con decorso clinico indolente ma aggressivo
- Sopravvivenza stimata a 5 aa 70%
- Sopravvivenza stimata a 15aa 10%)
Clinica:
– Gh. sottomandibolare (35%-40%):
lesione ulcerata e/o tumefazione che crea un rigonfiamento nella regione sottomandibolare.
– Gh. parotide:
- tumefazione sottomucosa asintomatica della parete orofaringea laterale e/o del palato molle (tumore del lobo profondo parotideo).
- tumefazione preauricolare poco mobile (tumore del lobo superficiale parotideo)
Altri sintomi: ostruzioni nasali e/o epistasssi, intorpidimento del volto, glossodinia, asimmetrie visibili tra i due lati di volto/collo/bocca
Fascia di età più colpita: pazienti di 50-60 aa circa
Diagnosi:
Gold standard diagnosi istopatologica:
– Biopsia per aspirazione con ago sottile (FNAC)
– Biopsia del nucleo ecoguidata (USCB)
L’imaging diagnostico permette:
- Conferma della diagnosi clinica
- estensione lesione
- sede di lesione
- programmare un corretto trattamento terapeutico, sia esso di tipo chirurgico o di altra natura.
Esami imaging:
- l’ecografia
- la tomografia computerizzata (TC)
- la risonanza magnetica (MRI)
- TC-PET
GOLD STANDARD terapeutico:
Chirurgia radicale coadiuvata da ciclo di radioterapia.
Adenocarcinoma da rivedere
Adenocarcinoma [8,9,10,11,12]
Si definisce adenocarcinoma qualunque tumore che origina dall’epitelio di un dotto salivare o in una ghiandola salivare di origine epiteliale.
Adenocarcinoma a cellule aciniche
Tumore maligno delle ghiandole salivari, risulta abbastanza aggressivo, le recidive locali e le metastasi a distanza (linfonodi e nei polmoni) si osservano, rispettivamente, nel 35% e nel 16% dei casi. La prognosi è buona
Non esiste una particolare fascia di età ma esiste un maggior tasso d’incidenza per quando riguarda il sesso femminile.
All’esame istopatologico l’adenocarcinoma a cellule aciniche la sua morfologia risulta piuttosto variabile avendo sia aspetti microcistici, solidi o papillari.
Sedi
- Gh. parotide (80% dei casi)
- Ghiandole sottomandibolari e ghiandole salivari minori nel (17% dei casi)
Rappresenta I’1-3% di tutti i tumori parotidei
Terapia: II GOLD STANDARD è una chirurgia radicale coadiuvata da ciclo di radioterapia.
Adenocarcinoma [8.9.10.11.12]
Si definisce adenocarcinoma qualunque tumore che origina dall’epitelio di un dotto salivare o in una ghiandola salivare di origine epiteliale.
Adenocarcinoma a cellule aciniche
Tumore maligno delle ghiandole salivari, risulta abbastanza aggressivo, le recidive locáli e le metastasi a distanza (linfonodi e nei polmoni) si osservano, rispettivamente, nel 35% e nel 16% dei casi, La prognosi è buona
Non esiste una particolare fascia di età ma esiste un maggior tasso d’incidenza per quando riguarda il sesso femminile.
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All’esame istopatologico l’adenocarcinoma a cellule aciniche la sua morfologia risulta piuttosto variabile avendo sia aspetti microcistici, solidi o papillari.
Sedi:
– Gh. parotide (80% dei casi)
: Ghiandole sottomandibolari e ghiandole salivari minori nel (17% dei casi)
Rappresenta l’1-3% di tutti i tumori parotidei
Clinica:
tumefazione a lenta crescita associata a dolore (35% dei casi) e alla paralisi del nervo facciale (5-10% dei casi).
Terapia:
Il gold standard terapeutico per questo tipo di lesione è l’escissione chirurgica.
In particolar modo si esegue una lobectomia in caso di lesione del lobo superficiale e una parotidectomia in caso di lesione del lobo profondo.
Adenocarcinoma polimorfo a basso grado
Adenocarcinoma polimorfo (PAC)
Carcinoma infiltrativo a basso grado di malignità con diversità architettonica e uniformità citologica.
Origini: porzione più prossimale del dotto salivare.
Incidenza di circa 0,051/ 100.000 ab./anno
Colpisce in particolarmodo: popolazione caucasica di sesso femminile (Rapporto m:f = 1:2) e per la fascia di età
40-80 aa (età media 59 anni).
Diagnosi differenziale (DD): ACC e altre neoplasie ghiandolari s-100+
Nel 90% casi, colpisce le ghiandole salivari del tratto aero-digestivo superiore e si presenta côme una lesione palatale,
Nel 10% casi colpisce le ghiandole salivari maggiori/mucosa labiale/la mucosa buccale/il pavimento orale/ labbro/ trigono/ tratto sinusale
Prognosi:
5 aa= 98,6%
10 aa= 96,4%
follow-up: 15-20 aa (tempo di monitoraggio necessario per escludere metastasi e recidive)
Rischio recidive:
10 aa fino al 33%
tasso di metastatizzazione: 9-15%
La diagnosi si esegue mediante biopsia (incisionale) e valutazione degli esami strumentali (es. TC-MRI-PET)
Clinicamente:
massa/ nodulo sottomucoso con o senza ulcerazione superficiale, di colore beige/ marrone chiaro con bordi
lobulati infiltrativi di circa 2 cm
Terapia:
Asportazione chirurgica a margini estesa, spesso associata ad una chirurgia ricostruttiva mediante lembi e l’uso di otturatori.
La Chemioterapia e la radioterapia vengono utilizzate in due casi:
- Fase post-operatoria soprattutto in caso di metastasi,
- Pre-op in caso di tumori troppo estesi per essere asportati chirurgicamente per ridurre l’esenzione o come terapia palliativa
Bibliografia
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